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Anche i nostri amici a 4 zampe soffrono di tosse e raffreddore?

Così come accade agli animali umani, anche gli animali non umani possono soffrire di patologie dell’apparato respiratorio, come il nostro raffreddore e la nostra tosse.

Queste patologie possono interessare tutti i comparti ad iniziare dalle narici e dalle cavità nasali, per poi proseguire con faringe e laringe, trachea e bronchi, per arrivare ad uno o entrambi i polmoni.

Alte vie respiratorie

Le alte vie respiratorie, che comprendono narici, cavità nasali e faringe, possono frequentemente essere interessati da riniti, infiammazioni/infezioni delle cavità nasali dei nostri amici a quattro zampe.

In caso di rinite, l’animale produrrà più muco, che fuoriuscirà dalle narici in forma di scolo di colore e consistenza differenti, potrà starnutire più o meno frequentemente e avrà fastidio al naso. In questa sede sono molto frequenti anche i corpi estranei, come i forasacchi, che possono creare infiammazione, ma anche infezione della zona in cui si vengono ad infiltrare.

Negli animali anziani, in caso di eccesso di muco o fastidio al naso, bisogna sicuramente escludere la presenza di una neoformazione, purtroppo non così rara.

La diagnosi può essere fatta con un esame obiettivo generale, con degli esami del sangue in grado di evidenziare per esempio un’infezione in corso o un fenomeno allergico, e con l’aiuto di strumenti più o meno invasivi, come otoscopio e rinoscopio, ma anche di indagini più dettagliate come radiografia o altre.

Basse vie respiratorie

Le basse vie respiratorie includono tutto il tratto dell’apparato respiratorio posto al di sotto della laringe.

La laringe, organo tubulare che ospita anche le corde vocali, è molto sensibile e può infiammarsi facilmente, come accade spesso alla nostra gola. Essendo la laringe posizionata sul collo, è molto frequente la sua infiammazione a causa di traumatismi dovuti al collare e che, se ripetuti, possono generare la classica tosse da trauma.

Anche la trachea può essere soggetta a problematiche infiammatorie, nonché a un vero e proprio “collasso”, in cui gli anelli della trachea perdono la loro consistenza e non riescono più a mantenerne pervio il canale. Il collasso tracheale si presenta in razze predisposte ma anche a causa di terapie farmacologiche. L’animale presenterà difficoltà respiratoria, rumore respiratorio e a volte una tosse tipica detta a clacson.

Per quel che riguarda i bronchi, non possiamo non pensare alle bronchiti le cui cause sono svariate. Questa patologia può avere come agente scatenante un allergene (asma ad esempio), piuttosto che un virus come quello della “tosse dei canili” o un batterio, nonché parassiti.

La diagnosi viene fatta con esame generale dell’animale, analisi del sangue ed eventuale broncoscopia con lavaggi e prelievo di materiale utile a capire la vera natura del problema.

Nel gatto l’asma è abbastanza frequente ed è solitamente una patologia cronica che può compromettere seriamente la qualità di vita dell’animale causandone anche la morte se non trattata adeguatamente.

Terapia

Per poter mettere in atto la terapia più giusta per il singolo individuo, ogni qualvolta si presenti scolo nasale, starnuto, tosse o difficoltà respiratoria più o meno grave, è fondamentale evitare il fai da te e rivolgersi al proprio veterinario di fiducia.

Se il problema riscontrato è ad esempio una neoformazione, l’unica terapia possibile sarà quella chirurgica, mentre se il problema è di natura infiammatoria o infettiva, il veterinario potrà prescrivere una terapia sistemica con antibiotici o antinfiammatori, e locale, con l’ausilio di soluzioni idonee da erogare attraverso il classico aerosol che più o meno tutti abbiamo in casa, o attraverso macchinette di nuova generazione create ad hoc per i nostri animali.

Aerosolterapia

L’aerosolterapia è un’arma in più che possiamo utilizzare per arrivare il più rapidamente possibile ai tessuti target, nonché per ridurre l’utilizzo di farmaci per via sistemica, soprattutto in caso di patologie croniche come l’asma felina. Una patologia tracheale o bronchiale giustifica infatti l’impiego di aerosol, in particolare per favorire il drenaggio delle secrezioni mucose, la disinfezione della mucosa o la dilatazione bronchiale.

Ovviamente non è così facile utilizzare questa terapia nei nostri animali, ma non è neanche impossibile! Gli animali infatti tendono ad abituarsi all’aerosol, soprattutto quando questo trattamento migliora la loro respirazione, donando sollievo (es. gatto asmatico). L’aerosol classico può essere utilizzato con la mascherina ad uso umano avvicinata al naso e alla bocca dei nostri amici, oppure facendo entrare gli animali in uno spazio ristretto (ad esempio un trasportino), coprendolo con una coperta per favorire il permanere del vapore al suo interno, inserendo il tubo dell’aerosol nella camera così creata.

L’aerosol può prevedere l’utilizzo della semplice soluzione di cloruro di sodio (fisiologica), oppure di farmaci ad uso umano, nonché di formulazioni naturali con principi attivi ad azione balsamica, anti tussigena, antibatterica e/o antimicotica. I principi attivi a nostra disposizione diventano effettivamente interessanti poiché, grazie all’aerosol, la concentrazione ottenuta nell’organo da trattare è di gran lunga superiore a quella realizzata con la somministrazione parenterale, anche perché si ottiene la loro localizzazione direttamente dove vogliamo che agiscano.

Anche se ancora poco utilizzato in veterinaria, l’aerosol è un ottimo trattamento per le patologie delle vie aeree respiratorie anche per i nostri amici a 4 zampe.

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