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Ginkgo biloba, “fossile vivente” ricco di proprietà

Il Ginkgo biloba è una pianta originaria dell’estremo oriente, appartenente alle Gimnosperme, famiglia Ginkgoaceae. Oltre ad essere una pianta molto longeva che può vivere fino a 1000 anni, è anche uno dei primi alberi che ha popolato la terra, infatti ne sono stati ritrovati di recente dei resti fossili che ne testimoniano la precoce comparsa sulla terra più di duecento milioni di anni fa.

È un albero che può raggiungere i 30-40 metri di altezza, con foglie caduche molto particolari a forma di ventaglio bilobato, di colore verde acceso in primavera, giallo oro in autunno.

Il Gingko biloba si adatta facilmente a qualunque terreno e a differenti situazioni climatiche (resiste a temperature molto fredde, anche  a -35°), questo è il motivo per cui ha superato indenne diverse ere, anche quella dei dinosauri! È inoltre molto resistente alle malattie e allo smog, caratteristiche che lo rendono idoneo come pianta ornamentale o frangivento anche nelle grandi città.

Ginkgo biloba

Essendo una gimnosperma, i suoi fiori, che compaiono in primavera, sono poco appariscenti a forma di squama. È una specie dioica e anemofila: i fiori maschili e fiori femminili si trovano su piante diverse e l’impollinazione avviene grazie al vento. Le piante “femmine” iniziano a produrre frutti intorno ai 15/30 anni di età. I frutti sono rotondi, marroni, ricoperti da un involucro carnoso e contengono semi provvisti di un guscio legnoso. La fecondazione avviene a terra in autunno quando gli ovuli si sono già staccati dalla pianta.

LE FOGLIE MIRACOLOSE

Ginkgo biloba

Del Ginkgo biloba si utilizzano le foglie.

Principi attivi: acidi organici, terpeni, ginkgolidi (ginkgolide A, ginkgolide B, ecc…) e flavonoidi (kaempferol, quercetina, ecc…).

IL GINKGO, UNO SCRIGNO DI PROPRIETÀ PREZIOSE PER L’ORGANISMO

Il Ginko viene utilizzato in fitoterapia ad uso interno per le proprietà vasoregolatrice, antispasmodica, antinfiammatoria, capillarotropa, antielmintica ed antiossidante, mentre per uso esterno possiede proprietà eudermiche e cicatrizzanti.

Favorisce quindi il microcircolo periferico (combatte le vene varicose) cerebrale e cardiaco,  riduce l’invecchiamento, aiuta la concentrazione e la memoria a breve termine, ha spiccato potere antiossidante combattendo i radicali liberi, stimola la ricrescita dei capelli, è un valido aiuto in caso di depressione, demenza, emicrania e malattie bronchiali o asmatiche, riduce i danni da invecchiamento oculare o patologie come la degenerazione maculare.

I suoi semi contengono sostanze ad azione irritante che vengono sfruttate come vermifughi nei paesi orientali.

COME SI USA?

Il Gingko può essere assunto in forma di estratto secco titolato (principalmente in flavonoidi) all’interno di capsule o compresse, tintura madre o decotti e tisane.

Il suo uso è sconsigliato in gravidanza, nei bambini, in pazienti con disturbi della coagulazione o in caso di interventi chirurgici.

IL GINGKO BILOBA, VALIDO AIUTO ANCHE PER IN NOSTRI ANIMALI!

Union B.I.O., utilizza l’estratto vegetale di Gingko nella formulazione di un mangime complementare unico, ricco di principi attivi vegetali sinergici importanti per la mente e il corpo!

SINERGY è un mangime complementare per cavalli che unisce le proprietà antiossidanti del Gingko alla potenza regolatrice dell’Aloe e alle proprietà immunostimolanti dell’Echinacea, il tutto coadiuvato dall’azione energizzante e tonificante del Ginseng.

È un ottimo coadiuvante per tutti gli animali in fase di allenamento, nei cambi di stagione, ma anche come integratore per cavalli anziani o con patologie importanti in corso.

SINERGY è indicato ogni qualvolta serva un’azione energizzante e di sostegno ad un animale debilitato

CURIOSITÀ SUL GINGKO

Il termine “ginkgo” deriva dal giapponese Yin-kuo, che significa albicocca d’oro; “biloba” si riferisce invece alla forma della foglia bilobata.

Il guscio carnoso dei frutti prodotti dalla pianta femmina, a fine maturazione va in putrefazione, emettendo un odore sgradevole e molto intenso, che induce purtroppo molto spesso al taglio di questo fantastico albero. Nonostante l’odore cattivo, i frutti sono commestibili e hanno un sapore simile a quello della nocciola. In Cina i frutti trovano un notevole commercio e anche le piante sono considerate da frutto e vengono quindi ampiamente coltivate.

Nel 1945 nei giardini di Hiroshima bruciata dalla bomba atomica, c’erano numerosi alberi di Ginkgo biloba che, nonostante l’incendio e i danni conseguenti alla bomba, nella primavera successiva tornarono a fiorire! Per questo fatto in Oriente e negli Stati Uniti il Ginkgo biloba è divenuto l’albero sacro simbolo della rinascita.

Il primo Ginkgo biloba importato in Italia, nel 1750, si trova ancora nell’Orto Botanico di Padova (Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO). È un esemplare maschile maestoso su cui, verso la metà dell’Ottocento, fu innestato a scopo didattico un ramo femminile.

 

 

Photo: free photosHawaiian SeaLuca Boldrini.

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