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Arnica montana: proprietà dell’”erba delle cadute”

Nei primissimi giorni d’estate, passeggiando per i prati delle Alpi o degli Appennini settentrionali, potreste aver visto sbocciare dei fiori giallo-arancioni dal forte profumo aromatico: sono quelli dell’Arnica montana che da luglio inoltrato possono essere raccolti per le loro incredibili proprietà.

Quello, infatti, è proprio il periodo ideale per raccoglierli e poi farli essiccare in ambienti arieggiati, non di certo in compagnia delle radici, che invece richiedono un’intensa e prolungata esposizione al sole per potersi conservare bene. Ciò che è importante, indipendentemente da cosa e come si decida di essiccare, è che fiori e rizomi mantengano intatti tutti i loro principi attivi, quelli per cui l’Arnica montana è così conosciuta e apprezzata.

Stiamo parlando, per esempio, dei tannini, dei triterpeni e dei flavonoidi tutte sostanze che sono in grado di conferire alla pianta importanti proprietà antinfiammatorie, spasmolitiche e sedative.
L’ideale, insomma, in caso di traumi articolari, slogature e distorsioni: l’arnica è infatti capace di accelerare il processo di guarigione, favorendo la riduzione del gonfiore e donando immediato sollievo dal dolore. Proprio per questo motivo, gli sportivi l’adoperano spesso, ma non sono gli unici.

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Oltre a noi (vedi ARNICA HELP99) anche i nostri amici a 4 zampe possono trarre giovamento da una terapia con Arnica montana, che ha funzione di stimolare la circolazione nella parte contusa e favorire il riassorbimento di eventuali ematomi.
I veterinari, infatti, la consigliano nella fase post-operatoria, per alleviare i dolori, soprattutto negli animali anziani, e durante i trattamenti per danni muscolari. Può essere assunta sotto forma di preparato per uso esterno o per via orale, affidandosi a formulati specifici.

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