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Camomilla e malva, le proprietà addolcenti (e non solo) di un binomio perfetto

Nell’universo fitoterapico, camomilla e malva vanno a braccetto. E nel mondo botanico? Non si può dire che siano due piante così diverse: malva e camomilla sono specie erbacee, di dimensione contenuta (non superano mai il metro d’altezza) e di origine sudeuropea.

Certo, ognuna presenta le proprie peculiarità. La malva ha foglie color verde scuro, fiori rosa con venature viola e fusti robusti e striati; la camomilla ha portamento cespuglioso, foglie color verde chiaro e fiori a capolino (in realtà si tratta di infiorescenze), bianchi all’esterno e gialli all’interno.

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Ed è proprio nel “disco” giallo del fiore di camomilla che risultano abbondanti le sostanze fitoterapiche, in particolare l’alfa bisabololo, componente principale dell’olio essenziale di camomilla. Ha proprietà addolcenti, lenitive ed emollienti, specie se associato all’azione benefica delle mucillagini della malva, uniche per le loro virtù calmanti e sfiammanti. Avete mai adoperato malva e camomilla per alleviare il mal di denti o le congiuntiviti?

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Quest’ultime, e le infiammazioni oculari in genere, sono patologie riscontrabili sia nell’uomo che negli animali, ecco perché degli impacchi freddi possono essere utili alla cura e alla pulizia degli occhi anche dei nostri amici a quattro zampe.
Non solo. Malva e camomilla rivestono un ruolo fondamentale per nutrire e rinvigorire cute e pelo di cane e gatto, soprattutto nel caso di pelo lungo e manto chiaro o bianco.

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