Sempre più spesso si sente parlare di Osteopatia applicata al mondo animale, questo articolo presenta brevemente questa disciplina, che rientra nelle pratiche olistiche complementari alla Medicina convenzionale, in modo da far luce sulle differenze rispetto alle altre praticate e permettendo, a chi già non la conoscesse, di considerarla come ulteriore risorsa per il mantenimento e il ripristino di salute e benessere degli animali.
L’Osteopatia non fa diagnosi e non cura patologie, rispettando in ciò il ruolo essenziale del Medico Veterinario e collaborando con esso alla promozione della salute dell’animale.
Il compito dell’Osteopata è quello di promuovere l’equilibrio psicofisico dell’animale, salvaguardando la funzionalità dell’individuo nella sua globalità.
Chi vive ed opera con gli animali sa bene quanto un dolore fisico, un problema magari non grave e transitorio ma fastidioso possa alterare il comportamento, la serenità, l’allegria e anche la “resa” in termini sportivi, comportamentali e di benessere dei propri animali.
Come opera l’Osteopata?
Valutando il soggetto che ha di fronte sotto i vari aspetti: muscolo-scheletrico, biomeccanico, vascolare, neurovegetativo, viscerale e psicologico, l’osteopata applica le tecniche correttive che ritiene più efficaci per correggere le funzioni deficitarie e rilanciare il buon funzionamento dell’organismo. Attingendo dal suo “strumentario” di tecniche fasciali, cranio-sacrali, viscerali, strutturali ad impulso, l’Osteopata ottiene così un vero e proprio trattamento “su misura”, ritagliato sulle necessità di quell’animale in quel preciso momento.
L’Osteopatia opera dunque sulla base di conoscenze anatomofunzionali e attraverso tecniche manuali, senza uso di farmaci o macchinari.
Ma quando è opportuno rivolgersi all’Osteopata?
Molto spesso è lo stesso Veterinario a consigliare l’Osteopata come supporto per le terapie eseguite, ad esempio dopo operazioni chirurgiche, per recuperi funzionali, per mantenere e promuovere la corretta funzionalità di organi e apparati, risolvere aderenze cicatriziali, salvaguardare il buon funzionamento articolare e prevenire danni da squilibri vertebrali. Altre volte invece il ricorso all’Osteopata permette di evitare il progredire di situazioni di semplice disagio verso la patologia, ad esempio nei cavalli sportivi e in cani da lavoro, nei quali le prestazioni elevate potrebbero compromettere la salute e il benessere dell’animale. Sono poi fortunatamente in aumento le persone che ricorrono al regolare supporto osteopatico per lo sviluppo armonioso dei giovani animali e per limitare i tipici effetti dell’età negli animali anziani, allungando la loro vita attiva e migliorandola in termini di qualità.
Serena Carmilla
Osteopatia DOA-EOA e Massoterapia
Photo: Spike Stitch, Sean Dustman