CANE

Come difendere il cane dalle zanzare

Con l’arrivo della stagione estiva diventa fondamentale la prevenzione per i nostri animali che possono contrarre per  le punture di insetti varie patologie  una molto  grave come la Leishmaniosi che è una malattia trasmessa da parassiti appartenenti ai protozoi, la cui diffusione non è soltanto limitata agli animali, ma si è diffusa anche tra gli umani. Le cause sono da attribuirsi a diversi fattori, il contatto di esseri umani immunodepressi con i vettori del contagio, la diffusione di differenti agenti eziologici con accresciuta virulenza, i cambiamenti climatici globali che hanno portato a una più larga diffusione dell’area di riferimento per i vettori della malattia.

Le leishmanie sono trasmesse dalla puntura di ditteri ematofagi (pappataci) dei generi Phlebotomus, nel “Vecchio Mondo” e Lutzomya (“mosquito palha”) e Psychodopygus (più raro), nelle Americhe. I pappataci crescono in luoghi umidi e ombrosi, occupati da detriti organici (fogliame del sottobosco, tane di piccoli mammiferi, letame, cumuli di pietre e fessure di murature a secco). Le femmine hanno bisogno di nutrirsi di sangue per la maturazione delle uova e pungono l’ospite, più spesso al crepuscolo, nelle zone glabre della pelle, e si nutrono del sangue che esce dalla ferita. Nelle regioni temperate la trasmissione avviene prevalentemente nella stagione estiva: i pappataci vivono due mesi, quelli infettati di meno e hanno bisogno di molto sangue perché hanno la proboscide ostruita da una grande moltitudine di promastigoti di leishmania, quindi pungono più spesso, con maggiore diffusione dell’infezione. Il ciclo biologico della Leishmania si svolge attraverso due aspetti morfologici: la forma amastigote, intracellulare (immobile, poiché priva di flagello) e la forma promastigote (mobile, poiché munita di flagello). La forma amastigote si osserva nell’ospite vertebrato (uomo, cane, roditore ecc.) che funge da serbatoio. La forma promastigote si osserva sia nel vettore che in coltura. Il ciclo inizia quando una femmina di flebotomo ematofaga, punge un vertebrato infetto. Gli amasti goti ingeriti dal dittero si trasformano rapidamente in promastigoti.

L’Oms indica chela Leishmaniosi è oggi una patologia endemica in 88 paesi nel mondo, con un totale di 12 milioni di malati e oltre 350 milioni di persone a rischio. Oliva ha definito la malattia una “lotta armata” tra il sistema immunitario dell’ospite ed i meccanismi di evasione del parassita, che quasi sempre assicura la sopravvivenza del microrganismo e la sua diffusione nella popolazione degli ospiti recettivi [3]. I serbatoi del parassita sono rappresentati da alcune specie di mammiferi (soprattutto i cani),  responsabili del mantenimento a lungo termine di Leishmania in natura.

Secondo Ferrer non tutti gli animali infetti divengono realmente leishmaniotici, ma solo quelli con una risposta immunitaria inefficace non protettiva; per cui la leishmaniosi canina può essere considerata la conseguenza di un’immunodeficienza specifica, più che di una semplice infezione[4]. Molti ricercatori hanno provato a dare una definizione di “serbatoio” o “riserva dell’infezione” [5-8]. ma, contrariamente a ciò che si potrebbe pensare, definire cosa è un serbatoio può non essere facile. Da un punto di vista pratico, questo termine può essere usato per individuare un ospite che possiede le caratteristiche per il mantenimento e la diffusione di un patogeno. Quindi possiamo dire che i cani non sono un serbatoio perla Leishmaniosi, ma sono riserve dell’agente eziologico della leishmaniosi. Così, quando un pappatacio si nutre del sangue di un cane infetto, può venire infettato dai parassiti della Leishmania (e non dalla leishmaniosi). In una successiva puntura, l’insetto può trasmettere il parassita ad un essere umano particolarmente sensibile [1].

Sintomatologia

La Leishmania è una patologia che può colpire diversi organi in contemporanea, dando segni clinici molto differenti fra loro, alcuni visibili esternamente, altri con compromissioni endogene e non tutti presenti nello stesso momento. I  più comuni sono la dermatite secca di tipo esfoliativo che si  presenta con abbondante forfo Anemie, trombocitopenia, insufficienza renale sono sintomatologie evidenti a test clinici rilevabili solo dopo un’attenta visita veterinaria, creando anche zone di alopecia soprattutto intorno agli occhi In poco tempo il cane  assume un aspetto  malandato ed affaticato con  diminuzione del peso associato a dolori articolari e muscolari.

Terapia:

Le attuali cure di tipo allopatico permettono di intervenire nel sintomo ma non nella cura definitiva. Nonostante le posologie anche elevate con effetti  iatrogeni importanti non è possibile eradicare completamente i parassiti che in fase di quiescenza si nascondono nei linfonodi, pronti a scatenare nuovamente la malattia quando le difese immunitarie si abbasseranno.
Riprendendo il tema della prevenzione ci rendiamo conto di come sia fondamentale per evitare le punture di questi sgraditi vettori.

Molte sono le soluzioni e molte di tipo chimico con tutti i rischi conosciuti per l’animale, l’uomo e l’ambiente.

 

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