” Coglierò la bella Achillea, che più coraggiosa sarà la mia mano, che più calde saranno le mie labbra, che più lesto sarà il mio piede; Possa io essere un’ isola per il mare, possa io essere una roccia sulla terra, che io possa affliggere ogni uomo, nessun uomo possa affliggere me.” Canto celtico.
L’Achillea millefolium è una pianta rizomatosa appartenente alla famiglia delle Asteracee, che vanta oltre 100 specie, di cui circa 20 sono presenti in Italia!
Prende il suo nome dalle caratteristiche foglie molto lunghe, frastagliate e finemente suddivise, tanto da sembrare mille.
È una pianta perenne con fusto eretto, alta tra i 30 e i 60 centimetri. Produce dei caratteristici fiori bianco-rosacei raccolti ad ombrello, ermafroditi e più precisamente i fiori del raggio sono femminili; mentre quelli del disco centrale sono bisessuali.
È molto comune in tutti i prati italiani sia in pianura che in montagna, tanto da essere considerata una pianta infestante.
La droga si estrae dalle sommità fiorite una volta essiccate, raccolte nel loro periodo balsamico a luglio e agosto. Le sue foglie, lo stelo e i semi possiedono comunque proprietà curative.
IMPORTANTE: la pianta può essere raccolta in toto recidendola a pochi centimetri da terra, mai strapparla dal terreno!
PRINCIPI ATTIVI
Contiene composti terpenici (come il cineolo, pinene, tujone, borneolo), azulene, flavonoidi (quercetina, rutina), steroli, tannini, achilleina, mucillagini,acido valerianico, fosfati e Sali di potassio.
LE SUE MILLE PROPRIETÀ
L’Achillea millefolium ha numerose proprietà, è infatti utilizzata come antiemorragico, antinfiammatorio, antipiretico, antisettico, antispasmodico, astringente, digestivo eupeptico, diuretico, emostatico, ipotensivo e calmante al posto della camomilla.
USO ESTERNO
Il suo infuso può essere utilizzato negli stati influenzali e febbrili come antipiretico ed espettorante, ma anche per regolarizzare i cicli mestruali, alleviare l’ansia e i disturbi della menopausa, e come digestivo.
USO INTERNO
Le sue proprietà emostatiche la rendono la pianta ideale da utilizzare sulle ferite e per le emorroidi come antibatterico, cicatrizzante ed antiemorragico.
IN CUCINA
Le lunghe foglie finemente tritate possono essere utilizzate per insaporire le insalate.
Grazie alle sue proprietà eupeptiche ed amaricanti, viene utilizzata per la produzione di liquori digestivi.
I suoi semi, racchiusi in un sacchetto, sono un valido aiuto per la conservazione del vino in botte.
UN BICCHIERE DI VINO AL GIORNO…VINO DI Achillea millefolium
Macerare 50 g di Achillea (sommità fiorite) per 10 giorni in 1 l di vino bianco secco. Trascorso questo periodo, filtrare e conservare in bottiglia.
Consumarne un bicchierino prima o dopo i pasti per i disturbi digestivi.
Utilizzarne due bicchierini al giorno lontano dai pasti nel caso di mestruazioni scarse o dolorose, emorroidi e varici.
IL LINGUAGGIO DELLE PIANTE
Nel linguaggio delle piante e dei fiori, l’Achillea millefolium non ha un significato piacevole e gioioso poichè simboleggia la guerra e il dolore a causa della sua costante presenza nei campi di battaglia.
CURIOSITÀ
Il suo nome deriva da Achille, eroe greco, che pare usasse tale pianta per lenire le sue ferite e quelle dei suoi soldati dopo le battaglie!
E’ nota anche come sanguinella, erba del soldato o erba delle ferite, proprio grazie al suo utilizzo per cicatrizzare le ferite di guerra.
In Francia viene chiamata anche Ciglia di Venere per le sue caratteristiche foglie.
In Cina i suoi filamenti vengono usati per predire il futuro per mezzo della composizione del diagramma Ching.
In Irlanda la pianta era invece un ausilio per scacciare il malocchio e le malattie oltre che per la cura della bellezza.
Union B.I.O., da anni impiegata nel settore della ricerca e sviluppo dei prodotti naturali, utilizza questa pianta creando dei formulati sinergici in cui l’ Achillea Millefolium assume un carattere fondamentale nella linea dedicata alla cute del nostro cane, del nostro gatto e del nostro cavallo.
Naturale? Si può!
Photo: stanze, Klasse im Garten, Frank Mayfield, Andrey Zharkikh