È risaputo che il gatto sia un vero appassionato di igiene. Adora i luoghi puliti e trascorre gran parte del suo tempo a leccarsi, lisciarsi e ripulirsi il mantello. Non sempre però la pulizia fatta in modo autonomo può bastare a garantire l’igiene di tutte le parti del suo corpo. Ecco allora che con pochi e semplici accorgimenti possiamo aiutare i nostri pelosi nella loro toelettatura quotidiana.
La cura del mantello del gatto
Nei cambi di stagione, durante la muta del pelo, il gatto tende ad aumentare le attività di pulizia del mantello, con il rischio che una grande quantità di pelo venga ingerita. Questo può causare la formazione di pericolosi boli di pelo che possono portare problemi all’apparato digerente e provocare gravi ostruzioni intestinali.
Per aiutare il micio, un utile accorgimento è quello di spazzolarlo regolarmente con l’uso di pettini, spazzole o cardatori. Nei gatti a pelo corto può essere sufficiente usare la spazzola una volta a settimana. Se invece hanno il pelo lungo, soprattutto durante i periodi di muta, la spazzolatura dovrebbe essere quotidiana.
Abituarlo a questa pratica fin da piccolo la renderà più semplice e piacevole. E non sarà solo indispensabile per evitare l’ingestione dei peli, ma anche per eludere la formazione di nodi e curare il mantello nei punti in cui il gatto non riesce ad arrivare da solo, soprattutto quando diventa più anziano ed ha difficoltà nei movimenti.
Fare il bagno al gatto: consigli utili
Avete mai fatto il bagno ad un gatto? Non è di certo un’impresa semplice… i gatti hanno una scarsa tolleranza nei confronti dell’acqua! Ma se è vero che il gatto sa provvedere in maniera autonoma e accurata alla propria igiene, è altrettanto consigliabile fargli il bagno di tanto in tanto.
In particolare si rende necessario lavarlo in questi casi:
- se ha subito un intervento ed è costretto a indossare il collare elisabettiano
- se è anziano e quindi non più in grado di prendersi cura di sé
- se è entrato a contatto con sostanze pericolose che potrebbe ingerire leccandosi
Inoltre, soprattutto per i mici che vivono all’aperto, può essere utile fare periodicamente un bagno. Questo garantisce loro una toelettatura migliore e li aiuta a rimuovere il pelo morto e la sporcizia che si accumula.
La frequenza con cui fare il bagno al gatto è variabile e devono essere tenuti di conto diversi fattori tra cui il tipo di pelo, il periodo dell’anno e lo stato di salute e lo stile di vita dell’animale.
Per il bagnetto del nostro peloso è buona regola utilizzare dell’acqua tiepida, servirsi di prodotti naturali e sicuri e asciugarlo bene, prima avvolgendolo in un asciugamano, e poi usando un phon assicurandosi che l’aria non sia troppo calda o troppo fredda.
Se il gatto non è stato abituato fin da piccolo alla toelettatura o quando è particolarmente sporco o con il pelo molto annodato, forse dobbiamo valutare la possibilità di rivolgerci ad un toelettatore professionista.
In casi estremi, se il nostro micio dovesse rifiutare totalmente l’acqua e il tentativo di fargli un bagno risultasse impraticabile, possiamo ricorrere ad uno shampoo a secco che ci permetterà di garantirgli comunque una buona igiene.
Unghie del gatto: è giusto tagliarle?
È giusto tagliare le unghie al gatto? Dipende dal suo stile di vita e dall’ambiente in cui vive. I gatti che vivono all’aperto infatti, non hanno bisogno di questa pratica perché sono in grado di farsi le unghie in modo autonomo, usando superfici ruvide come ad esempio quelle degli alberi. Se invece il gatto vive in casa, basterà mettergli a disposizione un tiragraffi oppure provvedere noi a tagliargli le unghie. Si tratta di una prassi molto difficile, che richiede tenacia, pazienza e delicatezza. In questo caso è bene chiedere consiglio al nostro veterinario di fiducia.
La pulizia delle orecchie e degli occhi
Abbiamo detto che siamo soliti pensare al gatto come ad un animale indipendente soprattutto per quanto riguarda le operazioni di pulizia. Ci sono però delle zone del suo corpo più difficili da pulire e tra queste le orecchie e gli occhi.
Eseguire in modo regolare la pulizia delle orecchie del nostro gatto è basilare per il suo benessere. Non dimentichiamoci che l’udito dei gatti è molto sviluppato e gli serve per orientarsi e cacciare ed è quindi fondamentale che funzioni al meglio. Le operazioni di esame e poi di intervento di pulizia possono spesso risultare difficili in quanto il nostro animale domestico potrebbe non gradirle, come ad esempio l’uso di un cotton fioc – possibilmente da evitare – o di un batuffolo di cotone o una garza.
In questi casi l’utilizzo di specifici prodotti possono venirci in aiuto. L’igiene dell’orecchio eseguita con un prodotto oleoso permette un più semplice distacco della sporcizia dalle pareti evitando che rimanga nell’orecchio e di conseguenza che crei un ambiente idoneo alla crescita di batteri e lieviti.
Un occhio sano è un occhio lucido e che non provoca fastidi al nostro animale! All’occorrenza possiamo pulire l’occhio del gatto per eliminare le impurità, le secrezioni e i residui di lacrimazione. Essendo un organo molto delicato, i prodotti da usare devono essere più naturali possibile, in confezioni piccole e richiudibili, senza conservanti chimici e contaminazioni batteriche.
Conclusioni: perché lavare il gatto
Per quanto il gatto ami e sia in grado di pulirsi in modo naturale da solo, attraverso la sua lingua, dobbiamo tenere conto che non sarà mai completamente esente dalla presenza di sporco. Può infatti accumulare sporcizia ed essere soggetto alla presenza di parassiti e problematiche legate alla cute che possono mettere in pericolo la sua salute.